I nuovi mostri.

Entrando in classe come tutte le mattine, saluto la mia compagna di banco Francesca, fra un po’ ci sarà biologia. Verso metà mattinata noto nel prof. un atteggiamento diverso dal solito, ho l’ impressione che debba succedere qualcosa. A metà della sua lezione suona la campanella più volte, c’è  la prova di evacuazione, e noto che il Losi  sta iniziando ad innervosirsi…Usciamo tutti dalla classe, io e Francesca siamo le ultime della fila, e proprio mentre stiamo per uscire, il prof.  chiude la porta sbattendola violentemente e  ci chiude in classe;   io e la mia amica iniziamo ad avere paura, ma proviamo a far finta di niente, cercando di aprire la porta per raggiungere i compagni, ma facendo così non facciamo altro che  innervosire l’insegnante,  sempre di più finché non lo vediamo cambiare aspetto: indietreggiamo terrorizzate. Al prof cominciano a spuntare i capelli, gli addominali  si gonfiano  mostruosamente e la testa prende il sopravvento sul resto del tronco, gli occhi strabuzzano dalle orbite e il naso si allunga in una sorta di becco diabolico, il caratteristico vocione  si assottiglia diventa mellifluo, la pelle assume una colorazione bluastra mentre le mani sempre più pelose si protendono minacciose verso di noi. Io e Francesca approfittando della trance in cui è caduto il mostro in questa orrenda metamorfosi,  riusciamo ad uscire dall’aula e a chiuderlo dentro  tenendo la porta  bloccata con una sedia, la sedia di Maria. A quel punto chiamiamo i soccorsi,  arriva in fretta la polizia dalla vicina Questura;  gli agenti armati sfondano la porta con una vigorosa spallata, ma quando entrano nell’aula, non trovano niente. Siamo sicure di aver visto quel mostro, non ce lo siamo immaginate! Tutti ci prendono per pazze, nessuno ci crede, ma noi state certi, non torneremo mai più in quella scuola.

di Camilla Masini

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